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23 Gennaio 2024

Due chiacchere tra golose bontà della tradizione

I crostoli rappresentano la specialità carnevalesca per eccezione. Una ricetta semplice e autentica, a base di uova, farina, burro e tradizione. Servita con una spolverata di delizioso zucchero a velo.

Le origini

Per rintracciare le origini dei crostoli è necessario risalire all’Antica Roma, in quest’epoca venivano preparati dei dolci, conosciuti come “frictilla”, in grandi quantità e distribuiti alle persone per festeggiare i Saturnali (festività della religione romana che possiamo far combaciare con il nostro Carnevale). Nonostante siano passati più di mille anni, questa tradizione è rimasta immutata fino ai giorni nostri con delle variazioni di regione in regione che rendono questa ricetta ancora più unica.

Chiamateli per nome

Il termine crostolo deriva dal latino “crusta”, impiegato per definire una sorta di biscottino.
Nel tempo ha assunto diversi significati e diverse varianti, ognuna con delle differenze legate allo spessore della pasta e alle dentellature della superficie. Che li chiamiate crostoli o galani (in territorio Veneto), cenci (in Toscana), chiacchere o bugie restano i protagonisti del Carnevale.

Due chiacchere tra golose bontà della tradizione